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Dislipidemia nel paziente diabetico: quali obiettivi da raggiungere?

La malattia cardiovascolare è la complicanza più comune nel soggetto diabetico. Nel diabete del tipo 2 almeno il 70% della mortalità è dovuto a malattie cardiovascolari. Diversi studi hanno rilevato che i valori lipidici sono dei fattori predittivi di eventi vascolari in popolazione di pazienti con una correlazione tra i livelli di colesterolo totale e colesterolo LDL ed eventi coronarici.

Il ruolo degli iPCSK9 nei pazienti con SCA recente

Negli ultimi anni, importanti studi clinici hanno dimostrato l’efficacia delle terapie con iPCSK9 nel ridurre i livelli di LDL-C a valori inferiori rispetto a quelli raggiungibili con trattamento intensivo con statine, con conseguente ulteriore riduzione significativa degli eventi cardiovascolari nei pazienti con malattia cardiovascolare su base aterosclerotica (ASCVD) e con sindrome coronarica acuta (SCA). Lo scopo del vademecum è quello di divulgare l’importanza dell’aggiunta precoce di un iPCSK9 dopo un evento di SCA, riportando le raccomandazioni delle nuove Linee Guida sulla prevenzione della malattia cardiovascolare nella pratica clinica.

Intensificazione del trattamento per la riduzione del colesterolo LDL nei soggetti ad alto/molto alto rischio cardiovascolare

Una delle principali indicazioni contenute nelle Linee Guida per ridurre il rischio cardiovascolare riguarda la riduzione del colesterolo LDL (LDL-C). In considerazione della difficoltà a raggiungere i target terapeutici con la sola terapia statinica, le strategie di associazione di più farmaci ipolipidemizzanti rappresentano un’efficace e sicura opzione terapeutica, soprattutto se si considera l’efficacia dei PCSK9i, che hanno dimostrato un chiaro beneficio clinico nei pazienti ad elevato rischio cardiovascolare.

PCSK9i: nuove soglie LDL-C e l’evoluzione della prescrivibilità in prevenzione secondaria

In questo video la Dottoressa Ada Maffettone, Responsabile ambulatorio metabolico: obesità, diabete, dislipidemie dell’AORN Ospedali dei Colli (Napoli) ci parla di come AIFA abbia abbassato i valori soglia per l’utilizzo degli inibitori degli iPCSK9 in prevenzione secondaria per ridurre i livelli di colesterolo LDL e di come questa attesa modifica vada a beneficiare i pazienti con dislipidemie ad alto rischio cardiovascolare.

Terapia medica ottimale nell’arteriopatia periferica (PAD): riduzione del rischio di complicanze maggiori cardiovascolari e a livello degli arti

Con il presente vademecum, a cura del Dott. Emanuele Valeriani del Policlinico Umberto I di Roma, si intende suggerire l’importanza dell’aderenza alle più recenti evidenze scientifiche per favorire una terapia medica ottimale nell’arteriopatia periferica (PAD), la cui rilevanza clinica è legata soprattutto al rischio associato di MACE (complicanze maggiori cardiovascolari) e MALE (complicanze maggiori a livello degli arti inferiori). In generale, il rischio di PAD aumenta con l’età e con l’esposizione ai fattori di rischio cardiovascolare, motivo per cui è necessario eseguire un’attenta valutazione clinica per capire la forza di associazione tra i singoli fattori di rischio e ciascun territorio vascolare, al fine di assicurare una corretta gestione del paziente.

AIFA: ridotta la soglia per la prescrizione di inibitori di PCSK9

Ridurre i livelli di colesterolo nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare è di particolare importanza nella prevenzione di eventi cardiovascolari e mortalità. È per tale ragione che l’AIFA ha deciso di abbassare i livelli di soglia del colesterolo LDL da 100 a 70 mg/dL per la prescrizione degli inibitori di PCSK9 in prevenzione secondaria, a carico del Sistema Sanitario Nazionale.

Riduzione del rischio relativo di MACE con gli PCSK9i

In questo approfondimento, la Dr.ssa Ada Maffettone ci parla del rischio di MACE nei pazienti ad alto ed altissimo rischio CV e del ruolo degli inibitori dei PCSK9 nella riduzione del rischio di tali eventi e del loro profilo di sicurezza in gruppi di pazienti stratificati sulla base dei livelli LDL-C raggiunti con la terapia ipolipemizzante